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sabato 16 aprile 2011

ARCHIVIO DA SANTA MARIA CAPUA VETERE DA SALVARE

QUESTIONI AMMINISTRATIVE



INDAGINE EUROSPIN : FURONO PAGATE MAZZETTE ? - VI SON O ALTRI EPISODI ?



04.04.2011

EUROSPIN : L'INDAGINE SULLE EVENTUALI MAZZETTE EUROSPIN PORTERA' ANCHE A VERIFICARE SE VI SONO ALTRI EPISODI SOSPETTI ?

( Se lo chiede Mario Tudisco nell'articolo che segue)



Come volevasi dimostrare: la Procura della Repubblica presso il tribunale sammaritano ha inaugurato un nuovo filone di indagini sull’Eurospin-gate così come chiesto dal dr. Raffaello Magi presidente della prima sezione penale immediatamente dopo la sentenza di condanna a carico dei due principali imputati. Per il giudice estensore della sentenza Spartacus, infatti, la verità processuale acclarata durante il dibattimento non contiene la verità perfetta di come si svolsero i fatti in un giro vertiginoso di mazzette e di personaggi strani e dai contorni più che ambigui. E il turn over di tecnici che non ha convinto neanche un po’ lo stesso magistrato. Restano, quindi, interrogativi grandi come macigni. Perché l’architetto Telia Frattolillo fu rimossa dall’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico comunale poco dopo il suo “niet” (avallato anche da un parere legale) al permesso di costruzione per il supermarket? E chi era il sindaco dell’epoca? Forse lo stesso che- dopo essere transitato dal Pd all’Udc- ha chiesto, stando almeno alle ultime indiscrezioni che circolano, al presidente Zinzi di essere nominato responsabile dell’ospedale Cotugno di Napoli per chi sa quali meriti acquisiti in questi ultimi mesi?

Ben venga, dunque, l’approfondimento che sta conducendo il Sostituto Procuratore Maurizio Giordano che, con molte probabilità, porterà a un nuovo processo inerente la costruzione del noto supermarket lungo via Galatina in prossimità del cimitero cittadino.

Detto questo, però, è altrettanto vero che l’Eurospin - gate è solo uno dei grandi misteri dell’edilizia e delle attività amministrative degli ultimi anni. E fa il paio, ad esempio, con il mistero poco glorioso dell’appalto Gosaf (per la riscossione delle tasse comunali) e con il sequestro di centinaia di pratiche dall’ufficio tecnico comunale dove sono rimasti solo gli scaffali e qualche documento cartaceo sopravvissuto. Insomma, nonostante la piega positiva presa dalla vicenda del discount, ci potrebbe essere ancora molto da indagare su quanto accaduto a palazzo Lucarelli dal dopo De Pascale in poi. Un passato per tanti versi inquietante se si pensa solo che alcuni dei protagonisti di questa oscura epoca amministrativa sono ancora in circolazione anche se si sono sparpagliati un po’ dovunque. Nel plaudire, comunque, alle meritorie iniziative della magistratura, mi sembra davvero sia giunta l’ora di fare piena chiarezza: la cittadinanza di Santa Maria Capua Vetere vuole sapere. Ed ha diritto di sapere…









M.T.



04.04.2011

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA SENTE ALCUNI DIPENDENTI COMUNALI SULLA VICENDA EUROSPIN A SEGUITO DEGLI ELEMENTI EMERSI NEL PROCESSO DI PRIMO GRADO .



Di A. T.



"Dopo il processo di primo grado per le mazzette all’Eurospin di Santa Maria Capua Vetere e le condanne degli imputati, la vicenda non è affatto chiusa dal momento che gli atti relativi ad un altro aspetto, non meno inquietante della vicenda, sono stati inviati all’ufficio del Pubblico Ministero per ulteriori indagini ed accertamenti.

E proprio in quest’ottica, l’altro giorno sono stati sentiti in Procura, alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico comunale nella qualità di persone informate dei fatti relativamente alla concessione edilizia rilasciata per la costruzione della struttura commerciale sita in via Galatina nei pressi dell’uscita dell’ autosole. Sull’esito degli interrogatori, nessuna indiscrezione, ma questa fase istruttoria fa capire che i giudici sono convinti che una dazione di tangenti vi potrebbe essere stata a favore di personaggi politici locali. Quindi, nessun millantato credito, né una tangente ad un gruppo camorristico della zona, come hanno sostenuto i due condannati, ma semplicemente una bustarella data da chi a chi per accelerare la pratica. E su questo punto della intricata vicenda si stanno accentrando le indagini della Procura che ha prelevato tutto l’incartamento relativo al rilascio della concessione incriminata.

Il processo, come si ricorderà, si è chiuso con la condanna a quattro anni per i due imputati accusati di corruzione, ma i giudici sono convinti che parte della somma versata per la costruzione della struttura commerciale sia stata utilizzata per oliare alcuni ingranaggi presso il comune di Santa Maria.

La vicenda ha origine nel 2006 quando il dirigente l’ufficio tecnico comunale dell’epoca, Maurizio Mazzotti, concesse un pre parere favorevole alla costruzione, poi cambiato il dirigente, l’architetto Telia Frattolillo, avvalendosi del parere di un legale di fiducia negò la concessione che successivamente fu rilasciata dall’ingegnere Antonio Ruberto che subentrò alla Frattolillo. Da qui nasce anche il secondo filone del processo Eurospin che potrebbe riservare ulteriori clamorosi risvolti. I giudici vogliono vederci chiaro dal momento che nel corso del processo sembra sia emersa una pista eccellente che potrebbe portare a individuare un preciso comitato d’affari che avrebbe potuto gestire ed indirizzare a suo piacimento le scelte di natura tecnica relativamente a questa vicenda della quale si è parlato perfino in consiglio comunale tanto che gli atti di quella seduta furono inviati alla Procura che poi intervenne sequestrando copioso materiale sulla vicenda."







01.04.2011



Richiesta di approvazione del Regolamento attuativo per lo svolgimento di Referendum Comunali previsti dall’art. 33 dello Statuto cittadino.



Per consentire una proficua partecipazione dei cittadini al processo decisionale, la Carta Europea dell’autonomia locale , firmata a Strasburgo il 15 ottobre 1985 e ratificata in Italia con L.30/12/1989 n.439 ha previsto che le collettività locali possono prendere parte all’attività di formazione delle politiche pubbliche che riguardano tali collettività. Tali forme di partecipazione popolare si possono estrinsecare attraverso espressioni dirette, e non mediate, della volontà collettiva.

La novella operata dalla L.265/1999 e recepita dal D.lgs. 18 agosto 2000, n.267, nel riformulare l’art. 6 della L.142/1990, ha ampliato l’ambito delle consultazioni referendarie ammissibili in ambito locale, eliminando il riferimento ai soli referendum consultivi che sono quelli ai quali si fa ricorso per consentire la consultazione della popolazione su rilevanti questioni di interesse locale. Attualmente, quindi, possono essere introdotti dallo Statuto anche referendum abrogativi, finalizzati all’eliminazione di atti e provvedimenti adottati dagli organi dell’ente locale, propositivi, destinati all’approvazione di proposte di atti, di indirizzo, volti a provocare il corpo elettorale locale ad esprimersi su orientamenti o scelte di competenza dell’ente, territoriali, per la modifica delle delimitazioni territoriali delle circoscrizioni di decentramento.

L’art. 8 del D. lgs.18 agosto 2000, n.267 ha previsto, dunque, che tali forme di partecipazione popolare debbano essere disciplinate dallo Statuto degli Enti locali secondo modalità stabilite dagli Statuti medesimi e nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n.241.

Nello Statuto, infatti, devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono, inoltre, essere previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.

In tema di forme di partecipazione degli interessati ai procedimenti relativi all’adozione di atti che incidono su loro situazioni giuridiche soggettive, finanche il Consiglio di Stato, con la sentenza n.2306 del 26/04/2006, si è espresso sancendo l’obbligo dei comuni di osservare i principi stabiliti dalla L. 241/1990, in virtù del rinvio disposto dal comma 2 dell’art. 8 del T.U.E.L..

Lo Statuto della città di S.Maria C.V. (emendato nella seduta consiliare del 29/10/2003 -Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 05/12/2003), all’art. 33 prevede - per l’appunto - il ricorso , da parte dei cittadini, all’Istituto Referendario. Al comma 4 del succitato articolo viene previsto sia il referendum consultivo che quello vincolante.

Tale esplicita previsione contenuta nell’art.33 dello Statuto Comunale, però, non è mai stata seguita dalla necessaria deliberazione di Consiglio Comunale avente ad oggetto un regolamento attuativo che preveda le modalità con cui è possibile far ricorso al suddetto strumento di c.d. democrazia diretta.

Tale omissione - di fatto - impedisce il diritto di partecipazione del cittadino bloccando lo svolgimento dei Referendum comunali.

Associazioni di cittadini, regolarmente iscritte all’albo comunale, si sono rivolte ripetutamente e con varie iniziative alla precedente Amministrazione servendosi degli Istituti di partecipazione senza avere risposta. Sono state costrette, di poi, a chiedere - senza alcun esito - il rispetto di quanto disposto dall’art. 8 del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267.

· In data 13/06/08 alcune associazioni di cittadini presentarono, a norma dell’art. 34 dello Statuto comunale, nr. 3 proposte di delibere popolari (per ciascuna delle quali raccolsero circa 800 firme di cittadini) dal titolo: Trasparenza atti amministrativi; Raccolta differenziata e accertamenti sanitari/ ambientali. Esse furono prese in esame , nella seduta del 25/07/08 ,dal Consiglio Comunale di S.Maria C.V.-CE- il quale , con delibera nr. 36/2008 , delegò la Giunta a ripresentarle - opportunamente modificate e corrette - entro il tempo massimo di gg. 90, per l’approvazione. Dopo vari solleciti inviati al Sindaco , al Presidente del Consiglio Com. (nota prot. nr. 0037378 del 06/10/08 ) e al Prefetto (racc.ta 12816123996-0 del 23/12/08), le Associazioni promotrici , con nota prot. nr. 0049236 del 23/12/2008, avanzarono una proposta di referendum sulle questioni trattate dalle delibere, chiedendo che , in mancanza di un apposito regolamento attuativo, il Consiglio Comunale, competente in materia, deliberasse in ordine alle modalità di raccolta delle firme.

· In assenza di qualsiasi risposta sull’argomento, decisero di comunicare al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale (nota nr. 0015801 del 17/04/09), nonché al Ministero degli Interni ( racc.ta nr. 13129426321-6 del 17/04/09) e al Prefetto ( nota consegnata a mano in data 28/04/09) che, trascorsi 60 giorni ( termine spirato il 17/06/09 )avrebbero raccolto le 1.000 firme dei residenti richieste per il Referendum consultivo avvalendosi , per estensione, di quanto previsto per la presentazione delle delibere di iniziativa popolare.





L’inerzia della Pubblica Amministrazione, al di fuori di casi specifici previsti dalla Legge (silenzio-rigetto), è da ritenersi del tutto illegittima, giacché priva di fondamento normativo in grado di darle tipico valore legale . Pertanto, si configura, nella fattispecie, un ostacolo all’esercizio dei diritti civili dei cittadini. Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, all’art. 136 “Poteri sostitutivi per omissione o ritardo di atti obbligatori” prevede che “qualora gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, si provvede a mezzo di commissario ad acta nominato . . . .”.

E’ di lapalissiana evidenza, pertanto, che la presenza della SS.VV. Ill.ma, Commissario di nomina Prefettizia insediatosi a seguito della prematura fine della consiliatura Giudicianni, potrebbe essere la giusta occasione per garantire ai cittadini ed al mondo associativo tutto forme di partecipazione popolare, conformemente a quanto prescritto dall’art. 8 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267, nonché agli artt. 33 e 34 dello Statuto Comunale.

Alla stregua di tutto quanto innanzi

LE CHIEDIAMO

con decisione, di sostituirsi agli Organi Comunali non più in carica, nell’approvazione di un Regolamento attuativo per lo svolgimento di Referendum Comunali previsti dall’art. 33 dello Statuto cittadino, conformemente a quanto stabilito all’art. 8 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267.





Sicuri del suo impegno









Ass, LAICAMENTE di S.Maria C.V. Avv. Emilia Borgia

Ass. “AbiTanti attivi” di S.Maria C.V. Il Responsabile dr. Dario Vitale

CSOA SPARTACO di S.Maria C.V. Il Responsabile Fulvio Beato

RIFONDAZIONE COMUNISTA (Circolo di S.Maria C.V. ) Il Segr. Raffaele Mele

DECISIONI E NOTE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO



27.03.2011



IL DOTT.PIZZI BACCHETTA I DIPENDENTI COMUNALI : LA RAPPRESENTANZA DELL’ENTE FA CAPO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO !!!







Il Commissario Straordinario, dott Pizzi, ha ritenuto di dover precisare ai Dirigenti comunali quanto segue:

“Ho avuto modo di verificare che i dirigenti, per il disbrigo della ordinaria attività d’ufficio e la definizione di procedure e problematiche di competenza, programmano spesso incontri e consultazioni all’esterno della sede comunale con rappresentanti e responsabili di Enti e Associazioni, il più delle volte senza che lo scrivente ne sia preventivamente informato. Poiché la rappresentanza dell’Ente – scrive ancora il Prefetto Pizzi – e le decisioni rilevanti all’esterno di natura programmatica, ed in ogni caso preliminari alle attività gestionali spettanti ai Dirigenti, fanno capo solo al Commissario Straordinario, dispongo che i Dirigenti possano partecipare a incontri esterni alla sede comunale, anche a seguito di inviti e convocazioni, solo dopo averne partecipato allo scrivente le motivazioni e finalità ed essere stati autorizzati. I signori Dirigenti – conclude la nota – si atterranno rigorosamente alle disposizioni impartite ad evitare sanzioni per comportamenti difformi”.

La nota surriportata si è resa necessaria a seguito di arbitraie attività di rappresentanza comunale svolte da alcuni alti burocrati dell'Ente.

Val la pena di dire : FINALMENTE ...!!!!!!!

venerdì 15 aprile 2011

BENEDIZIONE DELLE PALME NELLO STORICO LUOGO DELLA CROCE

SI RIPETE LA ULTRASECOLARE TRADIZIONE DELLA BENEDIZIONE DELLE PALME NEL LUOGO DELLA CROCE

Domenica delle Palme , 17.04.2011, alle ore 9,00 vi sarà all’incrocio tra Via Mazzocchi e Via Avezzana la benedizione delle palme , alla quale farà seguito la processione verso il Duomo. La funzione sarà officiata da Don Antonio Pagano e don Mario Miele.



La benedizione delle palme in tale luogo detto “ La Croce” trae origine da un’antica tradizione, riportata, nell’anno 1661, da Giovanni Pietro Pasquale nella sua “ Storia della Prima Chiesa di Capua “ che così scrive :
“ S. Pietro......- omissis -....da Napoli giunse a Capua antica ( l’attuale S. Maria Capua Vetere ) , annoverata un tempo dopo le due principali città del mondo, Roma e Cartagine , e giudicata degnamente di poter reggere l’ Impero del mondo. Qui, in un sobborgo presso la porta Albana, così detta dalla Via del medesimo nome, abitò il sommo Pontefice ( S. Pietro ) .


Parlo della Via Albana, che gemella della Seplasia per bellezza, numero e magnificenza degli edifici, era tra le più celebri strade capuane, assai più fortunata, tuttavia, di tutte le altre, siccome consacrata dai piedi del Principe degli Apostoli e dei suoi Santi Compagni. In essa fu la loro felice dimora e sotto questo nostro Cielo la prima culla della Chiesa nascente, cui il Cielo stesso augurava gloria e fortune da scolpire nel marmo col puro suo nome.


Questa Via, rivolta verso Napoli, donde le arrivò il suo bene, ebbe un doppio oriente, quello del sole e quello del calore spirituale della Grazia, Gesù Cristo, ovvero l’aurora sensibile e quella spirituale della salvezza, e perciò fu sempre tenuta in venerazione.


In questa Via ( o perché in quel luogo preciso fosse stato accolto il Sommo Pontefice ; o perché vi avesse operato qualche miracolo; o perché vi avesse predicato; o anche solo per denotare che attraverso essa era entrato in città ) fu eretta una colonna, con sopra una croce di marmo, in guisa che ivi si conserva il sacro nome della Croce e si chiama piazza della Croce.


Il luogo, seppellito quasi del tutto dal tempo insieme col nome che lo designava, affiora qua e là dalle rovine di una così Grande Città scomparsa.


Forse ciò trova conferma in quello che da tempo immemorabile fanno i Sacri Ministri di questa Chiesa ( S. Maria Maggiore , cioè l’attuale Duomo ). Infatti ogni anno , nel giorno delle Palme, ordinati in processione s’incamminano lungo questa Via, e questa Colonna segna il termine dei loro passi : quasi per memoria di un così felice ingresso , come se andassero incontro con devozione e fede a quei Messaggeri Celesti.


Qui il Santo Apostolo abitò e qui lasciò S. Prisco.....- omissis -...... Volle infatti che qui rimanesse dopo averlo ordinato vescovo della Città e Metropoli della Campania. Di questa fortunata dimora fanno menzione i Sacri Annali della Chiesa di Capua.”